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Tale madre, tale figlia.

  • Immagine del redattore: Barbara Riccioni
    Barbara Riccioni
  • 23 apr 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 27 apr 2021


Il rapporto fra una madre e la propria figlia è uno dei legami più forti e indissolubili che possano esistere… spesso però la relazione che si instaura è molto più complicata di quella tra una madre e un figlio maschio.


Perché?!?



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In parte questo è dovuto al naturale processo di identificazione che avviene con il genitore dello stesso sesso; questo rende infatti più difficile il distacco e di conseguenza una serena formazione della propria identità.


Il fatto è che nel rapporto mamma-figlia non mancano quasi mai conflitti e incomprensioni di vario tipo che, naturalmente, sorgono soprattutto quando la figlia comincia a crescere e a staccarsi dalla figura materna, quindi con l'adolescenza. Spesso però accade che questi conflitti, se non sono ben gestiti, si trascinino fino all'età adulta.


Quali sono, quindi, gli accorgimenti da tenere presenti per costruire un rapporto basato sull’amore ma al tempo stesso comprensione, fiducia e stima reciproca?


Ecco qualche consiglio per noi mamme (e molti valgono anche con i figli maschi!):


Non far ricadere su tua figlia le tue ambizioni e i tuoi desideri.

Spesso ciò accade più che con un figlio maschio: le dinamiche di immedesimazione che avvengono sul figlio del nostro stesso sesso comportano infatti questo grande limite. A volte tendiamo a vedere nostra figlia come se fosse un nostro prolungamento e riflettiamo su di lei le nostre ambizioni. Quando questo accade dobbiamo ricordarci che i nostri figli hanno i loro sogni, i loro desideri, il loro modo di vivere gli eventi e di crearsi il loro posto nel mondo.


Rispetta le sue scelte.

A volte potranno non coincidere con le tue ma, man a mano che diventa grande, lasciala libera di sbagliare, solo così potrà mettersi alla prova e crescere, imparando a volte anche dai propri errori. Questo le farà percepire che hai fiducia in lei e che credi nelle sue capacità, regalandole una buona dose di autostima. Lasciar sbagliare i propri figli non significa non preoccuparsi per loro ma, al contrario, significa diventare parte attiva e consapevole nel loro percorso verso l’autonomia.


Gestisci la rivalità.

Può accadere, soprattutto quando la madre è una persona giovanile, attiva e perfezionista, che la figlia si senta schiacciata dal confronto con questa figura. Nonostante tutti i buoni propositi, con i figli dello stesso sesso si corre il rischio di innescare meccanismi di competizione e rivalità. Il consiglio, in questo senso, è quello di fare sempre un passo indietro e cercare di vedere la situazione che stiamo vivendo dall’esterno. Stiamo lasciando il giusto spazio di azione a nostra figlia? Facciamo attenzione a lasciare il giusto spazio di crescita ai nostri figli, come la pianta che rimane troppo in ombra rispetto all’albero vicino non riesce a crescere a sufficienza, la stessa cosa avverrà per un figlio o una figlia che rimangono costantemente all’ombra dei genitori.


Ricorda: sei una donna oltre che una mamma.

Far girare tutta la tua vita intorno alla crescita dei tuoi figli porta in luce due lati della stessa medaglia: se da una parte contribuire quotidianamente alla crescita e all’accudimento dei propri figli è la più grande soddisfazione che una madre possa avere, dall’altra può farti perdere di vista la proporzione delle cose. Certe volte quando noi madri ci focalizziamo solo sui nostri figli, perdiamo di vista i nostri obiettivi, le nostre motivazioni profonde e finiamo per vivere la nostra vita esclusivamente in funzione di qualcun altro. A lungo andare questo si può ripercuotere sulla nostra salute e sulla nostra soddisfazione personale, il risultato potrebbe essere quello di far ricadere questo senso di frustrazione sulla fonte stessa del nostro amore, i nostri figli.


Sviluppa acume sensoriale.

Cerca di capire quando tua figlia (o tuo figlio) ha bisogno di te; certe volte durante l’adolescenza non ti diranno apertamente di aver bisogno di te ma molto spesso i loro atteggiamenti te lo faranno capire. Cerca di essere attenta e di cogliere questi segnali al momento giusto. Soprattutto durante il passaggio alla fase adolescenziale i tuoi figli sembrano staccarsi da te e rifugiarsi in un mondo che molto spesso per noi rimane distante e incomprensibile. Questo non deve spaventarci, i nostri figli stanno crescendo ed hanno bisogno si staccarsi da noi per poter testare le loro capacità. Il mio consiglio è quello di prendere un bel respiro e trasformarsi in osservatori attenti pronti a cogliere ed a percepire la necessità di un nostro intervento.


Accetta i conflitti.

Ricorda sempre che non esiste rapporto fra mamma e figlia del tutto privo di conflitti. La crescita passa anche attraverso i litigi e le crisi: l'obiettivo non è quello di evitare del tutto i conflitti, ma viverli in modo consapevole, imparando a rielaborarli e a vederne il lato costruttivo. Il rapporto genitore-figlio prevede un lungo percorso di crescita da compiere insieme, giorno dopo giorno, passo dopo passo.


E tu hai qualche altro suggerimento da condividere?




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Ciao, grazie per aver letto!

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