Sviluppare la memoria: RICORDARSI DI RICORDARE
L’atto di ricordare viene naturale alla maggior parte delle persone. Ma la memoria è come molte altre funzioni del cervello: più la esercitiamo più efficiente diventa.
Ma perché è così importante esercitarsi a ricordare e che valore può portare alle esperienze dei nostri figli e alle loro giornate?
Facendo in modo che i nostri figli raccontino le proprie esperienze li aiuteremo a migliorare la loro capacità di integrare i ricordi impliciti e espliciti, li aiuteremo ad analizzare le loro emozioni, a descriverle e a dargli un significato. In questo modo i ragazzi riescono a conoscersi più a fondo e ad analizzare i loro comportamenti in relazione alle diverse situazioni vissute; così facendo impareranno anche a gestire meglio le loro reazioni ma anche a vivere appieno certi momenti.
Il mio consiglio, quindi, è semplicemente quello di “ricordarsi di ricordare”.
Durante le diverse attività quotidiane, aiutate i vostri bambini a parlare delle loro esperienze, questo è ancora più importante quando si tratta dei momenti più significativi e preziosi della loro vita. Quanto più li aiuteremo a portare alla memoria momenti di grande valore, per esempio esperienze con la famiglia, amicizie importanti o veri e propri riti di passaggio, più chiare e determinanti diventeranno quelle esperienze.
Ci sono moltissimi modi in cui è possibile incoraggiare concretamente i bambini a ricordare: il modo più naturale è porre domande che facciano emergere i ricordi.
Con i bambini molto piccoli è meglio non complicare troppo le cose e concentrarsi sul riportare la loro attenzione sui particolari della giornata.
Sei andato a calcio?
Cosa è successo quando sei arrivato?
Il solo fatto di raccontare esperienze semplici come questa favorisce lo sviluppo della memoria e aiuta il bambino a prepararsi a interagire con i ricorsi più complessi che arriveranno con il tempo.
Con il passare degli anni, potete essere più mirati nel porre le domande. Domandate al bambino di un problema che ha incontrato con un amico o con un insegnante, di una festa a cui ha partecipato o qualsiasi altra cosa.
Oppure potreste incoraggiare il bambino a tenere un diario. A tal proposito dagli studi al riguardo è emerso chiaramente che il solo fatto di ricordare e descrivere un’esperienza in un diario non solo può migliorare il livello generale di benessere ma fa bene anche al sistema immunitario e al cuore.
Quando parlo con i genitori dell’importanza di sostenere la memoria e li esorto ad aiutare il figlio a parlare delle sue esperienze, inevitabilmente mi viene chiesto: E se non vuole parlare? O se semplicemente mi risponde: “E’ andata bene?”
La mia risposta è: cercate di essere creativi.
Un trucchetto che si può usare con i bambini tra i 6 e i 10 anni, ad esempio, è fare un gioco in cui dovete indovinare cosa hanno fatto a scuola. Provate a dire:
“Dimmi due cose che sono successe davvero oggi a scuola e una invece che non è successa. Io cercherò di capire quelle veramente accadute”