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Il potere dei desideri

  • Immagine del redattore: Barbara Riccioni
    Barbara Riccioni
  • 29 dic 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

I bambini hanno una qualità meravigliosa: una grande immaginazione.


Aiutarli a conservare e a stimolare questo dono equivale ad accrescere la capacità di trasformare i loro sogni in realtà.



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Napoleone Bonaparte disse una volta: “L’immaginazione domina il mondo”.


Einstein pensava che l’immaginazione fosse più importante della conoscenza, perché la conoscenza è limitata a ciò che sappiamo e comprendiamo in questo momento, mentre l’immaginazione abbraccia il mondo intero e tutto quello che c’è ancora da sapere e da comprendere”.


Tutti i bambini hanno dei sogni: dobbiamo incoraggiarli a sognare la loro grandezza.

Dobbiamo guidarli a scoprire la grandezza che c’è dentro di loro, possiamo aiutarci facendo domande del tipo:


Cosa inventeresti per aiutare gli uomini?
Come renderesti il mondo un posto migliore per viverci?


Domande che per noi sono forse surreali ma che per i bambini hanno la capacità di trasformare i sogni in qualcosa che acquista un senso, una forma e può concretizzarsi.


Quando faccio queste domande ai miei figli solitamente rispondo loro che sono certa che riusciranno a realizzare tutto quello che vogliono e che le loro idee sono meravigliose.

Parlare così ai bambini li fa sentire in grado di poter diventare grandi uomini o grandi donne e di scoprire la loro grandezza nel campo che hanno scelto.


Un modo validissimo per aiutare i figli a nutrire grandi sogni consiste nella lettura di biografie di personaggi che si sono distinti per le loro qualità umane, per l’eroismo e la perseveranza. Se insegniamo ai bambini a sognare e a desiderare, li stiamo educando a porsi degli obiettivi e delle mete. La mente lavora in base agli obiettivi. Quando ci proponiamo qualcosa, grande o piccolo che sia la mente si focalizza sulla sua realizzazione.


Quando un bambino impara a desiderare e a sapere cosa desidera, ha imboccato la strada giusta per trasformala in realtà: ricordiamoci che per la mente, pensare e fare sono la stessa cosa, perché il pensiero crea la realtà.


Cosa importantissima, guardiamoci bene dal non trasmettere loro la nostra paura del fallimento. Non cerchiamo di limitarli per paura che rimangano delusi. Le cadute serviranno a renderli più forti e preparati.


E se ti va di metterti in gioco chiediti:

Sono un sognatore? Sono una persona che spera? O mi sono adattato ad una routine che non mi dà soddisfazione?

Al mondo esistono due categorie di esseri umani: quelli che sono vivi, che sognano e lavorano per un mondo migliore, e quelli che credono di essere vivi ma conducono un’esistenza misera e che cercano di riempire con distrazioni e vizi di vario tipo.


E tu, che esempio dai a tuo figlio?


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Ciao, grazie per aver letto!

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